14 ottobre 2022

Agricoltura di precisione con "il cuore oltre l'ostacolo"

Agricoltura di precisione con "il cuore oltre l'ostacolo"

Agribologna e le più avanzate soluzioni agritech per un agricoltore  sempre più 'specialista'

Agribologna lancia il nuovo progetto di ricerca e validazione delle più avanzate soluzioni agritech per l’evoluzione tecnologica delle colture dei propri soci. Al centro: risparmio idrico, riduzione dei fertilizzanti, tracciabilità del sistema. Nasce un nuovo modello avanzato di
‘condivisione sociale delle buone pratiche’, per un agricoltore sempre più ‘specialista’.

 

Risparmio idrico, riduzione dei fertilizzanti, tracciabilità del sistema: sono questi gli obiettivi primari de “Il cuore oltre l’ostacolo”, progetto del Consorzio Agribologna per la ricerca e la validazione delle più avanzate soluzioni agritech, per l’evoluzione tecnologica delle colture dei propri soci, con l’obiettivo di testare e selezionare le più efficaci soluzioni oggi disponibili, in termini di investimenti, tecnologie e risultati. Agribologna conferma con questo progetto il suo impegno in ricerca e sviluppo, sostenibilità ambientale, qualità dei prodotti, con un’attenzione rinnovata per la sensibilizzazione dei soci e il loro coinvolgimento in prima persona, nel condividere concretamente e “sul campo” il valore aggiunto che tecnologia e innovazione possono apportare al lavoro quotidiano e alla produzione. Nasce un nuovo modello sociale di condivisione delle buone pratiche, per un agricoltore che si configura sempre più come ‘specialista’.

Al fianco del Consorzio Agribologna, il progetto prevede la partecipazione di: Ri.Nova, coordinatore scientifico; Agronica, partner informatico, per le competenze tecniche utili allo sviluppo di raccolta, gestione dei dati e tracciabilità; CER - Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo, partner tecnico specialista in irrigazione e fertirrigazione; Luciano Trentini, supporto tecnico-scientifico. Per il progetto sono state selezionate aziende pioniere, in cui ‘mettere a terra le innovazioni’ facendole testare direttamente dagli agricoltori, affiancati dai partner scientifici. I soci Agribologna coinvolti nelle attività sono: Soc. Agr. Calegari (Budrio), Massimo Castellari (Castenaso), Soc. Agr. Fabbri (Rimini), Coltivare Fraternità Coop. Soc. (Rimini), Agriverde di Muratori Athos (Forlì-Cesena), Luigi Strazzanti (Enna), I Sapori della Natura di Tufo Massimo (Forlì-Cesena), Soc. Agr. Zavoli (Rimini). Si tratta di aziende specializzate in referenze diverse, selezionate in modo da consentire una rappresentazione ottimale di tutta la base sociale.

Obiettivo primario del progetto è quello di contribuire a sviluppare un’agricoltura sempre più di precisione, sostenibile, tracciabile: colture irrigate secondo le reali esigenze fisiologiche, sistemi di coltivazione che reintegrino l’acqua utilizzata minimizzando gli sprechi, distribuzione razionale dei fertilizzanti, sistemi di georeferenziazione per la tracciabilità di sistema. Il tutto reso possibile da strumentazioni avanzate quali sonde, elettrovalvole, sistemi irrigui innovativi, banchi di fertirrigazione, sistemi di georeferenziazione e software specializzati nel fornire consigli puntuali agli agricoltori quali IRRIFRAME. Il risultato atteso con il progetto è un prodotto sempre più ‘buono’, con proprietà organolettiche elevate, coltivato in un ambiente più controllato, salubre, con ridotto utilizzo di agrofarmaci, e tracciabile. Con le tecnologie impiegate sarà possibile raccogliere dati che, in maniera automatizzata, verranno inseriti nel quaderno di campagna, rendendolo uno strumento avanzato ed accurato, estremamente utile per l’agricoltore. Una delle sfide che il progetto deve affrontare è senza dubbio rappresentata dai costi. L’impiego di tecnologie e strutture avanzate come quelle applicate, infatti, richiede necessariamente un importante investimento iniziale. La previsione è che tali costi siano però compensati e ammortizzati in seguito, grazie alla riduzione degli sprechi d’acqua e al contenimento nell’uso di fertilizzanti e nutrimenti. L’automatizzazione generale dei processi è mirata poi a contenere il problema della scarsità di manodopera, che sempre più affligge il settore agricolo.